Halloween: una festa irlandese, che ha per simbolo una rapa 2.0

ottobre 31, 2013

Buongiorno meraviglie!
Oggi è….Halloween! L’anno scorso scrissi un post, intitolato: “Halloween?! Una festa irlandese, che ha per simbolo una rapa!” Se vi interessa scoprire perché e volete sapere di più della leggenda di Jack O’Lantern, qui sotto vi ho riportato il mio articolo:

Fuori piove e io racimolo foto dei giorni passati e ne scatto di nuove. Mi piace quest’ atmosfera. Quest’ anno ho deciso di festeggiare il Natale come si deve e da domani, vi avverto, comincerò a sfoggiare tutto lo spirito delle feste. Ho intenzione di preparare biscotti, rincorrere mercatini di Natale nel nord Europa (tra un paio di settimane, precisamente…), di allestire decorazioni, scegliere regali con tutta calma  e fare acquisti  caldi e soffici! Tuttavia, cominciamo dal principio. In fondo oggi è Halloween! Vi siete mai chiesti perché la zucca? Mentre vi racconto la leggenda di Jack O’ Lantern, vi lascio le foto della pizza fatta sabato tra amici (zucca e speck, ananas e speck, funghi e salsiccia, il tutto con grattugiata di provola e bufala).

La leggenda dice che Jack , un fabbro irlandese ubriacone e taccagno, il 31 di Ottobre incontrò il Diavolo in un pub. Questi gli chiese l’ anima e Jack ebbe l’ astuzia di non cadere nel suo tranello, perché in cambio gli disse di trasformarsi in una moneta.

Foto di Salinaversosud

Il Diavolo fece quanto richiesto: si trasformo in una moneta da sei pence per pagare all’ oste la consumazione del fabbro, ma il fabbro stesso intascò prontamente la moneta e la chiuse in un borsello, insieme a una croce. Per via della croce, il Diavolo non riuscì  a tornare alle sue sembianze e dovette promettere a Jack, di non  reclamare la sua anima per altri dieci anni, prima di essere da lui liberato!

Foto di Salinaversosud

I dieci anni passarono e la richiesta non si fece attendere. Mentre Jack camminava per una strada di campagna, incontrò il Diavolo, che era tornato per riprendersi quel che gli spettava.

Foto di Salinaversosud

Ma Jack, astuto e  ingannatore, trovò velocemente un altro espediente per tenersi la sua anima. Chiese al Diavolo di prendergli un frutto da un albero nelle vicinanze. Il Diavolo non vide il pericolo e lo aiutò salendogli sulle spalle, per raggiungere il ramo.

Foto di Salinaversosud

In questo istante, con il Diavolo sulle spalle, l’ astuto fabbro con un coltello incise prontamente una croce sul tronco dell’ albero e l’ altro rimase appeso a mezz’ aria, buggerato di nuovo. Stavolta Jack, forte della sua esperienza, gli fece promettere di non tornare mai più e così accadde.

Anni dopo il fabbro morì e a causa della sua condotta sregolata non fu ammesso in cielo. Così bussò all’ inferno, dove neanche il Diavolo lo volle, per via della promessa fatta: non avrebbe mai preso l’ anima di Jack.”Dove posso andare?” – “Torna da dove sei venuto!” Rispose il Diavolo.

Foto di Salinaversosud

Ma tornare indietro significava per Jack riaffrontare una strada buia e ventosa, così chiese al Diavolo una luce per trovare la giusta via. Questa fu la sua condanna: la sua anima dannata avrebbe vagato nell’ oscurità con la sua lanterna (da qui il nome Jack O’ Lantern, Jack della Lanterna) fino al giorno del Giudizio.

Piaciuta la pizz..ehm, la leggenda?!

Bene, ora non so se lo sapete, ma la festa di Halloween ha poco ha che fare con le zucche e altrettanto poco a che fare con gli Americani! Come avrete visto dalla storia, in principio era l’ Irlanda!

Il termine Jack O’ Lantern apparve per la prima volta in uno scritto della seconda metà del ‘700, e con esso si indicava in generale un uomo, una sentinella, che portava una lanterna. Ma perché? Come è nata l’ usanza delle lanterne e di mascherarsi?  Perché in virtù della leggenda, la gente pensava che la notte del 31 Ottobre gli spiriti abbandonassero le loro tombe per tornare dai propri cari. Così per paura di essere visitate dai fantasmi, (che magari erano i parenti dei vecchi proprietari delle case in cui oggi abitavano), cercavano di tenerli lontani  e di spaventarli, mascherandosi.  La famosa formula “dolcetto o scherzetto”, nasce dal fatto che per placare gli spiriti, lanciavano cibo e altri doni (treat). Questo doveva “distrarli” ed evitare che distruggessero case e raccolti. Queste anime in pena, come Jack O’ Lantern si sarebbero così distratte e avrebbero proseguito il proprio cammino. I bambini che bussano alle porte degli americani, sarebbero quindi tanti piccoli Jack, in cerca di riposo per la propria anima. Sempre allo scopo di tener lontani i fantasmi, i cittadini  irlandesi (inizialmente parte tutto dall’ Irlanda!) cominciarono a intagliare delle facce sulle Rape (inizialmente erano rape, perché in Irlanda erano molto diffuse!!!) in cui inserivano candele per illuminare.

A metà dell’ Ottocento, la carestia delle patate in Irlanda obbligo il popola a emigrare in America. Questi immigrati portarono con loro anche la tradizione di Halloween, solo che le rape non erano così diffuse, così vennero presto sostituite con la zucca, oggi simbolo per eccellenza di questa festa. Quindi ora sapete che se vi dovessero chiedere “Ma Halloween cos’ è?” dovreste rispondere: “Una festa irlandese, che ha per simbolo…una rapa!”

Se volete rivivere questo spirito e immergervi in queste atmosfere (per me affatto male!), vi consiglio il bellissimo “The Nightmare Before Christmas”, di Tim Burton.

Non ho mai festeggiato Halloween, però quest’anno io ed altre persone stiamo mettendo in cantiere un progetto molto importante e del quale per ora non posso dirvi nulla. Siamo una dozzina e lunedì abbiamo deciso di staccare un attimo dal nostro progetto e dedicarci una serata all’insegna del buon cibo (poteva mancare?) e del divertimento.
E’ andata a finire che ieri sera abbiamo fatto un hangout con amici da Imola, Milano e Stati Uniti e l’obiettivo era: intagliare ognuno la propria zucca, sotto la guida di una intagliatrice esperta, presente in sala con noi.

In sala non eravamo tutti, ma il cibo che abbiamo preparato era davvero tanto:

  • pizza pugliese con pomodorini pachino e origano
  • cous cous con caponatina di verdure (una ciotola intera e da prendere col mestolo: sembrava punsch!)
  • patate al forno, speziate alla pizzaiola
  • la mia prima insalata di topinambur (è un tubero al retrogusto di carciofo!)
  • fagioli con rosmarino e lardo
  • rotolo di brisée con ripieno di cavolo, sfumato al vino rosso, salsicce, mandorle e uva passa
  • marmellata al peperoncino
  • torta di mele
  • apfel strudel (sullo strudel di mele, apriremo un dibattito: voglio dire, a Vienna ne ho mangiati sei in sei posti diversi, tra cui quello del del Cafè Residenz a Schonbrunn…no, non vi dico un’ ACCA: merita un post a parte, con tanto di foto!)

Niente che sia a base di zucca, come vedete.
Ma se volete qualche idea da fare stasera, posso riportarvi il menu che abbiamo preparato per aprire la stagione della zucca, la settimana scorsa:

  • tortillas da intingere in diverse salse: peperoni, pesto, fagioli cannellini, carciofi
  • risotto alla zucca
  • torta rustica alla zucca, ricotta, provola affumicata
  • patate al forno con zucca, rosmarino, speck
  • cheese cake alla zucca
  • fagottini di sfoglia farciti di zucca, amaretti, uva passa

Se vedete i menu sbilanciati è solo perché ognuno ha portato quello che gli andava di fare, senza starci a consultare. Però sono sempre idee, no?

Bene, questo post si sta dilungando oltremisura, sperando di avervi raccontato qualcosa di carino, vi lascio con qualche foto di ieri sera! Buona giornata fanciulli e fanciulle e buon week end!

Quelli nel pc siamo noi, visti dai “milanesi”, che stanno facendo a loro volta la zucca!

A Roma: io impegnatissima sulla mia zucca!

Rattoppatori di Zucche: la maker Graziella Leggi per Cuddlymade.com

Feedback dagli States, in diretta! Non c’è dubbio: un Halloween a reti unificate.

Le nostre!!! Manifestazioni di orgoglio, da una terrazza Romana.