DOMENICA

febbraio 27, 2014

Ero una giornata di primavera
aspettavo la domenica
e i giorni di festa,
per mettere il vestito buono,
quello a fiori
che passavano le cognate di
cugino in cugino.
Quello con la gonna
e i sandaletti nuovi,
che ti facevano
più signorina.

E la femminilità
era una scoperta,
una civetteria,
da mostrare davanti la chiesa
a messa finita.
Come formiche
a risalire i gradini della piazza
e seguire per le vie
il profumo del sugo buono
che ribolliva da ore.

E questa è una storia
spezzata a metà,
dalla codardia
di un uomo,
che d’una bambina
vanitosa,
ne ha fatto una poveretta
spaventata
dalla sua stessa forma;
una serpe avvelenata,
con la madre e il padre,
con le bugie e l’amore.


Belladonna, Live in London

febbraio 26, 2014

Ho un’anima sporca, della quale sono follemente innamorata.
Il resto è chill-out e creme antirughe.
E sono innamorata pure di quello.

Stasera loro, in concerto a Londra.
Li amo per l’ennesima volta.


GIANICOLO 8/8/09

febbraio 25, 2014

Ieri sera,
sdraiata su un fianco,
vidi i miei seni deturpati
e piansi
lacrime calde.
Chi mai
mi sfiorerà ancora
le ascelle
da una maglietta
un po’ audace
e si fermerà
innamorato di quello
che ha toccato?
Chi mai
tacerà parole
e mi passerà dagli occhi
amore
per un po’ di meraviglia?


Anime Salve

febbraio 23, 2014

“Mi sono spiato illudermi e fallire
abortire i figli come i sogni
mi sono guardato piangere in uno specchio di neve
mi sono visto che ridevo
mi sono visto di spalle che partivo”

Si. Sono salva e viva e sto bene e sono felice e mancano pochi giorni alla presentazione del libro! Già due date, presto altre ancora. Mi è stata anche data l’opportunità di leggere delle mie poesie. Ho un progetto fantastico a cui sto lavorando e c’entra De André e il fatto che è il mio primo vero e proprio lavoro da scrittrice. E poi il progetto più grande per il mio futuro e il mio lavoro e c’entra molto con la mia felicità. Sono felice. Sono felice. Sono felice.
La dieta procede, continuo a dimagrire e torno a piacermi. Continuo a progettare viaggi e senza smania di fuggire. Mi piace dove sto. Ma voglio vedere il mondo. E poi, in ultimo lei, che mi dice che sono un’altra persona. Che dovremmo cominciare a pensare di progettare un distacco, perché ora so camminare e correre con le mie gambe. Dopo tre anni. Tre anni di terapia. E un momento che non pensavo sarebbe mai arrivato.
Dicono la libertà sia questo: la consapevolezza che la propria felicità sia esclusivamente nelle proprie mani.
PROPRIAmente così. Stanca, senza un attimo di tempo, ma al mattino mi sveglio, mi metto qualcosa di cafè del mar, o simili e mi preparo tutta felice. Senza un motivo. Anzi si. Me. Come sono oggi e come non sono più.
Ho toccato terra. Ce l’ho fatta.

Sono bella ma non è colpa mia: l’inconvenienza dell’avvenenza. A cura di Maria Carla Trapani, Ed. FusibiliaLibri

“Mille anni al mondo mille ancora
che bell’inganno sei anima mia
e che bello il mio tempo
che bella compagnia

sono giorni di finestre adornate
canti di stagione
anime salve in terra e in mare

sono state giornate furibonde
senza atti d’amore
senza calma di vento
solo passaggi e passaggi,
passaggi di tempo

ore infinite come costellazioni e onde
spietate come gli occhi della memoria
altra memoria e NON basta ancora
cose svanite facce e poi il futuro

i futuri incontri di belle amanti scellerate
saranno scontri saranno cacce coi cani e coi cinghiali
saranno rincorse morsi e affanni per mille anni
mille anni al mondo mille ancora
che bell’inganno sei anima mia
e che grande il mio tempo che bella compagnia

mi sono spiato illudermi e fallire
abortire i figli come i sogni
mi sono guardato piangere in uno specchio di neve
mi sono visto che ridevo
mi sono visto di spalle che partivo

ti saluto dai paesi di domani
che sono visioni di anime contadine
in volo per il mondo

mille anni al mondo mille ancora
che bell’inganno sei anima mia
e che grande questo tempo che solitudine
che bella compagnia”

(Anime Salve, F. De André)

ps. la colonna sonora del mio risveglio. Come potrete vedere per me è già estate:


Pasquetta ’91

febbraio 16, 2014

La felicità è un atto di violenza.
La pelle tirata a sfoglia,
profuma di frutta fresca,
di scogli fradici
e di quell’odore che fa
il pachino, quando sfrigola col pesce.

Sa di cene servite in terrazza
di una mattino che è presto
di un giardino di cui sei il re.
E il sole fa il matto,
col prezzemolo e la salvia
li bacia e se ne va.

Corre contro l’estate,
il mare francese
e i campi di spighe.
La carriola incrostata
di ruggine contiene
uno stagno.

Le rane di quella Pasquetta
tra pergolati declivi
e il glicine in fiore.
Le discese giù al pozzo
a chi fa più veloce,
senza rompersi il collo.

Che condanna esser femmina
e sognare di pisciare lontano.
Sui campi di cicoria
i pomeriggi s’apprestano.
Le bambine giulive
dai bei capelli spettinati.

Gli sbarbatelli ignari,
con la camicia a quadri
e la tuta moscia.
“Ruba bandiera!”
Calze di spugna, sputi e terra.
Goffi, flemmatici.
I primi amori della stagione.


“L’articolo che strega il web…”

febbraio 6, 2014

Una delle mie più care amiche mi ha linkato questa cosa e la cosa più bella di avere delle amiche come le mie è che non fanno niente, tanto per fare. Non potete immaginare che bello leggerlo, ritrovarcisi e sentirsi dire: sei tu.
Sono quella che avrei sempre voluto diventare.
Avanti, sempre con la valigia.
Con il mio personale kit di sopravvivenza.
Con una tremenda consapevolezza di essere viva.
Con la passione per tutto ciò che è scoperta, ritualità, anima, nuovo, lontano.
Con una verità: non mi fermerò in nessun posto che non sia almeno bello quanto quello che ho dentro e la cui bellezza non sia almeno pari alla somma della bellezza di tutti i posti che ho già visto.

On air: sun is shining, Cafè del Mar cover.
Godetevelo, anime mie.


La poesia di Pedro Salinas: se vi chiedessi…

febbraio 2, 2014

…quale poesia/parole/dichiarazione dedichereste al vostro presente/futuro amore, quale sarebbe?!
Dai, voglio fare un altro post come quello delle canzoni! Spremetevi le meningi!

Tu vivi sempre nei tuoi atti.
Con la punta delle dita
sfiori il mondo, gli strappi
aurore, trionfi, colori,
allegrie: è la tua musica.
La vita è ciò che tu suoni.

Dai tuoi occhi solamente
emana la luce che guida
i tuoi passi. Cammini
fra ciò che vedi. Soltanto.

E se un dubbio ti fa cenno
a diecimila chilometri,
abbandoni tutto, ti lanci
su prore, su ali,
sei subito lì; con i baci,
coi denti lo laceri:
non è più dubbio.
Tu mai puoi dubitare.

Perché tu hai capovolto
i misteri. E i tuoi enigmi,
ciò che mai potrai capire,
sono le cose più chiare:
la sabbia dove ti stendi,
il battito del tuo orologio
e il tenero corpo rosato
che nel tuo specchio ritrovi
ogni giorno al risveglio,
ed è il tuo. I prodigi
che sono già decifrati.

E mai ti sei sbagliata,
solo una volta, una notte
che t’invaghisti di un’ombra
– l’unica che ti è piaciuta –
Un’ombra pareva.
E volesti abbracciarla.
Ed ero io.

(Pedro Salinas)