Arriverà il tempo delle carezze pulite,
delle gonne sgualcite e delle ginocchia alte
a scandire, tra papaveri e spighe,
il rumore e le risa delle corse affannate.
Arriverà il tempo delle guance arrossate,
delle trecce lente e dei capelli arruffati,
spostati col braccio sulla fronte,
che il gioco di bambine impegna
e si fa affaccendato.
Arriverà il tempo dell’ arancio
che fa il Sole sui muri
nei tardi pomeriggi d’ estate,
a disegnare l’ ombre delle bici
che in piedi se ne stanno,
ad aspettar fedeli i padroncini,
come cavalli ad abbeverarsi al fiume.
E arriveranno nuove, fitte
le confidenze sulla via del ritorno
a giocar d’ esser donne,
con i calzettoni sporchi di terra
e le mani a stringer tesori:
un vecchio anello di plastica,
una molletta rotta,
un fiore sgualcito.
(Marianna)
La poesia permette di recuperare quei passi, che da bambini non abbiamo potuto percorrere.
E’ un “come mi sarebbe piaciuto che fosse stato”. Come avrei voluto continuasse ad essere.
Un invito ai grandi. Siate attenti, accorti.
“L’ hai capito adesso?”
“Cosa?”
“La cosa più semplice: cos’ è l’ amore!”
“No, cos’ è?”
“E’ attenzione”
E’ la conclusione del libro Anima Mundi di Susanna Tamaro.
A volte non si immagina quanto “da grande” pensi un bambino, non ci si accorge che il più delle volte, con il suo silenzio, il suo starsene buono per non dar fastidio, è lui, che si prende cura di noi. Ci sono bambini che sono “genitori di sé stessi” e noi siamo troppo occupati a darci da fare e a lamentarci della stanchezza e del nostro lavoro, per renderci conto di cosa sta accadendo. A proposito: Signori Bambini, Daniel Pennac!
Ovvio che i soldi servono, neanche io credo alla storia dei due cuori e una capanna, però, a nome di tutti i bambini del mondo, se non potete mantenerlo, se non potete accudirlo, il regalo più grande che possiate fare a vostro figlio è usare un profilattico, o la pillola.
Oggi si può scegliere. Potete scegliere se accontentare il vostro desiderio di avere un bambolotto a tutti i costi, o aspettare tempi migliori in cui fargli vivere una vita serena da tutti i punti di vista ( e parlo di anticoncezionali, non di aborto! Non voglio sentire nulla del genere!)…perché l’ adulto di domani, la sua riuscita e il suo benessere, dipendono in gran parte da quello che sono stati da bambini. Poi si, dalle situazioni difficili, si esce e ci si riscatta, ma il bambino questo quando è grande, lo fa da solo e voi non potrete fare più nulla per pulirvi la coscienza. Siate attenti, altrimenti lasciate stare. Non è per voi. Non è scritto da nessuna parte, che per essere una famiglia bisogna sfornare figli. Se non potete, se non ve la sentite, se dovete farlo per fare contenta la mamma che vuole diventare nonna, non lo fate. Se dovete soddisfare il vostro meschino egoismo, non lo fate. I figli non sono un completamento, né una soluzione, ma il coronamento di qualcosa che già funziona così com’ è.
“Il miglior regalo che un papà possa fare al proprio bambino è amare la sua mamma”.
Bene, non ho idea di come sia uscito questo post oggi!
Spero di non tirarmi contro le ire di qualche estremista cattolico,
altrimenti mi toccherà dargli le mie coordinate bancarie per l’ assegno mensile,
o aprire, che ne so, un fondo bebè.
Ah, qualora aveste il dubbio. Non sono incinta (per informazioni: https://profumodilimoni.wordpress.com/about/ )